apostoli del biribissi

Il gruppo Mistiche Nutelle è stato fondato a Bologna nel 1990 da artisti vicini per identità e spirito, ma volti a mantenere una propria autonomia lavorativa. Mistiche Nutelle è oggi la firma collettiva di tre di questi artisti: Vittorio Brocadello, Mauro Luccarini e Adriano Tetti; un tempo ne facevano parte Oscar Baccilieri, Maurizio Mantovi e Oddone Ricci grande poeta da tutti compreso.


(...) L’apparente casualità dei lavori delle Mistiche Nutelle, l’impertinenza (come contrario di pertinenza) del rapporto nome-oggetto-senso-funzione stupisce, scuote, ma resta leggibile ed utilizzabile. Richiamano forse la “potenza delle idee evidenti” di citazione finkiana e platonica derivazione. E spiegano anche, con il loro rimando metafisico, perché le Nutelle sono Mistiche. (...) 
Marco Dallari


“Le Mistiche Nutelle operano individualmente (...) lavorando sull’annullamento esasperato del senso. Lo fanno con la tecnica più adatta a questo scopo, e che dal punto di vista critico viene detta “tecnica mista”. Ma la loro “tecnica mista” non è l’assemblaggio innocente di materiali diversi ed eterogenei. Consiste piuttosto in un pastiche, molto aggressivo, di frammenti della cultura di massa e della cultura industriale con frammenti della cultura “alta” tradizionale. In loro osserviamo come primissima componente l’esasperazione del gioco barocco della titolazione, un’esasperazione che conduce, il più delle volte ad annullare totalmente il senso. Nel piacere della titolazione si sviluppa un’estetica dell’enigmatico, del concettoso, del doppio senso. In questo modo il lettore è sfidato a gareggiare col testo, a trasformarsi in detective. La decifrazione diventerà la posta in gioco per il raggiungimento del piacere estetico (...).”
Omar Calabrese
da “Breve elogio del Ciocorì”, 1991

1991

Vittorio Brocadello, Oscar Baccilieri, Mauro Luccarini, Adriano Tetti, Maurizio Mantovi

1994, per le mistiche nutelle in occasione della mostra "il nuovo vasari":


"Se Tintoretto avesse visto le Mistiche Nutelle sarebbe rimasto sorpreso."
Mario Marenco

"Con le Mistiche Nutelle, si fanno opere belle, col pensiero Calabrese, diventano ampie e distese."
Achille Bonito Oliva 

"La gioia dei Cacaos, indigeni marron, al latte da piccoli, fondenti da grandi, fusi da vecchi, fa sì che ogni zona geografica sia anche un’esclusiva mistica. È quindi inutile incensare sacrestie od esaltare icone se non si crede nel valore calorico, sia ipo che iper che dumbo e che wafer; (anche col bel rischio foruncoleo)."
Alessandro Bergonzoni 

"La translitterazione dalla foné merceologica all’ethos parodistico abita il segno di Mistiche Nutelle fino dai prodromi della loro avventura materica, densa di spessi riferimenti alla anavanguardia e alla scuola di Budrio ma mai piegata, come è capitato ad altri artisti dell’area visibilistica alle sub-allusioni. Vere e proprie diplofonie grafiche giocate sul doppio piano della lettura contestuale e della scrittura pretestuosa indicano una soglia di emozione visiva che si fissa (alla Charles Troubel) sul muto muro della civis consumista come un urlo raggelato, superando la lezione di Kosmalitz e alludendo, forse a Greta Jefferson e all’esperienza del microtravisamento (lo portano via)."
Michele Serra

"l nostro mondo è un gigantesco mucchio di futura spazzatura. Siamo tanto più ricchi, quanto più numerosi sono i candidati rifiuti che coccoliamo. Questa è la verità che ci espongono le Mistiche Nutelle con insinuante ironia e giocoso nihilismo. Se la prendessimo sul serio, non dovremmo esserne divertiti, ma atterriti e disperati. Per fortuna, noi contemporanei abitanti del pattume prossimo venturo, possediamo la dote dell’imprevidenza. E ci divertiamo."
Ugo Volli 

"Il sabato sera, infine, stremato, il megasupermarket si addormentò: e sognò di vendere solo Mistiche Nutelle."
Annamaria Testa